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Istdp

La psicoterapia dinamica breve intensiva o ISTDP è una forma di psicoterapia breve sviluppata da Habib Davanloo.
Si tratta di una tecnica terapeutica che ad oggi ha ricevuto svariate evidenze scientifiche e cliniche di efficacia.
Gli interventi alla base dell’approccio sono nati come frutto di una ricerca empirica, che mirava ad accedere all’inconscio in maniera rapida. Essa si situa nel filone di altre Tecniche cosiddette “Brevi”, finalizzate ad accelerare il processo di guarigione.

In questa tecnica il terapeuta prende un ruolo molto più attivo.
La tecnica psicanalitica classicamente era considerata “l’arte dell’attesa”.
Lo stesso Freud, in “Analisi Terminabile ed Interminabile”, ammetteva la necessità per i terapeuti di “inchinarsi alle forze della resistenza”.
L’originalità dell’Istdp consiste invece nell’utilizzare tali forze per mobilizzare i sentimenti inconsci nella relazione di Transfert, ovvero nel qui ed ora della seduta terapeutica, mettendo in secondo piano (almeno inizialmente) il passato più o meno remoto del paziente.

Sul piano teorico la ISTDP ha solide fondamenta psicodinamiche.
In particolare ha sviluppato le idee di Alexander sull’esperienza emozionale correttiva, e quelle sulla teoria dell’attaccamento.
Prende come punto di partenza le conseguenze emotive di traumi o interruzioni nei legami con le figure di attaccamento.
Questi eventi danno vita ad un insieme complesso di emozioni che il soggetto è costretto a bloccare o evitare.
Quanto più tali eventi sono stati precoci,e ripetuti, quanto più tali blocchi sono profondamente radicati nell’inconscio

Quando eventi traumatici nella vita adulta riattivano sentimenti analoghi a quelli provati in precedenza, si attivano parallelamente fenomeni di ansia e difese psichiche che conducono all’insorgenza di disturbi, espressi nella forma di sintomi psico-fisici o difficoltà esistenziali.

Tale tecnica prevede che il terapeuta aiuti attivamente il paziente a prendere contatto con questi processi inconsci e superare i meccanismi di difesa.
Il focus della seduta di ISTDP è esattamente quella di far emergere tali meccanismi, divenuti ormai inconsapevoli e disfunzionali.
In altre parole l’obiettivo è che il paziente si renda conto, sul piano esperienzale e non intellettuale, di come contribuisce involontariamente al suo malessere.
Una volta oltrepassate la barriere difensive, ridiventa possibile utilizzare,al massimo delle proprie possibilità, le forze emotive che prima erano bloccate.